Ultima modifica: 9 Settembre 2016

Un saluto a tutta la comunità scolastica

Un saluto alle famiglie e ai docenti all’avvio dell’anno scolastico – La responsabilità educativa: una scommessa

Un saluto alle famiglie e ai docenti all’avvio dell’anno scolastico

La responsabilità educativa: una scommessa

Il primo giorno di scuola è sempre carico di attese e di emozioni non solo nei nostri ragazzi, ma anche nei docenti e nei genitori degli alunni. Perciò, in questa occasione, mi piace porgere a tutti voi un saluto che spero non rituale e offrirvi una riflessione, a partire da qualche semplice domanda.

Cosa ci chiede oggi la scuola affinché possa sviluppare il suo compito educativo? Qual è l’ingrediente base che genitori e docenti devono garantire?

Potremmo, ognuno per il suo ruolo, pensare alle attività che svolgiamo normalmente nei rispettivi ruoli: dal fornire nostro figlio di tutti i materiali di cui ha bisogno al sorriso col quale dobbiamo accoglierlo la prima mattina, al controllo di tutti gli avvisi che porterà a casa alla verifica dei lavori assegnati durante l’estate; e così via…

Tutto vero. Ma dovremmo andare alla radice delle azioni che dobbiamo svolgere. L’ingrediente base che deve accomunare genitori e docenti è la consapevolezza della nostra comune e diversa responsabilità educativa.

In altri termini, alla base di tutto, nel nostro ruolo di adulti educatori, dobbiamo farci carico (in prima persona – senza deleghe ad altre figure – come questione che è vitale per noi) di garantire le condizioni affinché i nostri alunni affrontino la loro giornata, con le gioie e le fatiche, scoprendo il senso del proprio apprendimento e del proprio lavoro nel piacere della crescita.

Come ha detto un formatore: “L’educazione è responsabilità perché la vita dell’altro, nella sua crescita e nella sua riuscita, pur nel rispetto della sua libertà, dipende anche dagli adulti cui è affidato. È una responsabilità che si esprime attraverso l’affetto, la cura, il far intravedere il profilo di un’umanità realizzata e interessante. È accompagnare verso la maturità, perché ciascuno sia disposto e capace di andare con fiducia nel mondo, a renderlo migliore.”

Possiamo assumere questo ruolo da soli?

No, non è possibile. Per molti motivi.

Innanzitutto abbiamo ruoli diversi, seppur concorrenti. Rappresentiamo figure distinte e la mancata assunzione del nostro compito specifico non potrà mai essere assunta o esercitata adeguatamente da altri. I genitori non possono fare i docenti, i docenti non possono sostituire i genitori. E non perché non ne sono capaci entrambi, ma perché i nostri alunni chiedono e hanno bisogno di questa diversità di ruoli e di funzioni.

In secondo luogo, perché è proprio la concorrenza e la collaborazione tra genitori e docenti che permette di creare quell’insieme di condizioni di ricchezza ambientale per un apprendimento significativo, affinché i nostri alunni riescano a sviluppare appieno le loro capacità personali e sociali, in autonomia e responsabilità.

Lo stiamo facendo?

L’anno scorso la nostra scuola ha individuato, anche col contributo di alcuni genitori, gli obiettivi di miglioramento del nostro Istituto. Due di questi vanno in questa direzione.

  1. Aumentare il livello di partecipazione delle famiglie ai processi decisionali, di programmazione e di valutazione dell’Istituto.
  2. Rafforzare i legami tra scuola e territorio, sostenendo le iniziative che ricercano un rapporto con la comunità locale, anche sul piano comunicativo.

Passi in avanti sono stati fatti. Ad esempio, il lavoro interessantissimo sul cyberbullismo che ha visto un gruppo di genitori lavorare insieme in incontri serali con alcuni docenti e che ha prodotto lo STUDIO DI CASO «LA STORIA DI ANNA» pubblicato sul nostro sito. Oppure la disponibilità di alcuni genitori nella realizzazione di particolari iniziative di scuola aperta al territorio.

Altre volte, lo dobbiamo dire, abbiamo faticato: incontri serali rivolti ai genitori su tematiche educative con una partecipazione veramente ridotta; oppure il basso coinvolgimento al livello dei rappresentanti genitori che spesso lascia soli coloro che hanno accettato questa carica, etc…

Da parte nostra cercheremo di riflettere sulle modalità delle nostre proposte e di migliorarle in considerazione degli obiettivi sopra richiamati. Ma, e qui mi rivolgo ai genitori, abbiamo bisogno di voi, di una presenza attenta e reciprocamente rispettosa dei diversi ruoli, ma che condivide il senso di appartenere alla stessa comunità e di assumerci una comune responsabilità educativa. È la sfida che abbiamo di fronte.

“Nell’educazione si decide se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balìa di sé stessi, tanto da non strappargli di mano la loro occasione d’intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d’imprevedibile per noi; e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti.” Hannah Arendt

Buon anno scolastico.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Claudio Cancelli

Alzano, 09.09.2016

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